autorizzazione paesaggistica

Autorizzazione Paesaggistica : Che cos’è?

Che cos'è l'autorizzazione paesaggistica?

E’ il documento che viene richiesto dal proprietario o possessore o detentore di un bene per poter intervenire su un determinato immobile o su un’area che sono tutelati dal punto di vista paesaggistico. 

Chi si occupa di questa autorizzazione paesaggistica?

L’amministrazione competente è la Regione, che può a sua volta delegare un ente pubblico quale il Comune, o la Provincia o l’Ente Parco. 

Va detto che le autorizzazioni paesaggistiche si dividono in due tipi: quelle ordinarie e quelle semplificate. 

Autorizzazione paesaggistica e insegne attività commerciali

Le insegne delle attività commerciali (insegne d’esercizio) se vengono installate all’interno dello spazio vetrina e non hanno una luminosità variabile sono esenti da autorizzazione paesaggistica e quindi in questo caso vengono considerate di impatto sul paesaggio e fanno parte del procedimento semplificato.  Se invece le insegne sono fisse e raggiungono o superano i 18 metri quadrati allora  bisogna intervenire attraverso un’autorizzazione paesaggistica ordinaria.  

CILA edilizia

1) Autorizzazione paesaggistica ordinaria 

Questo tipo di autorizzazione avviene quando il richiedente decide di presentare istanza, redatta da un tecnico abilitato, al soggetto competente al rilascio di tale autorizzazione.

Quali passi bisogna fare?

L’iter da seguire è il seguente: l’istanza viene esaminata dall’amministrazione insieme alla relazione paesaggistica riguardo all’intervento richiesto per l’autorizzazione e insieme alla documentazione. Viene verificata la completezza dei dati richiesti e se ce ne fosse bisogno vengono chieste le dovute integrazioni  svolgendo gli accertamenti del caso.

In questo caso, l’amministrazione competente si impegna  a trasmettere entro 40 giorni tutta la documentazione alla Soprintendenza, allegando un’accurata relazione tecnica illustrativa e andando ad effettuare una proposta di provvedimento.  Dopodiché invia al richiedente la comunicazione dell’avvio del procedimento e trasmette gli atti alla Soprintendenza.

La Soprintendenza da parte sua,  entro i 45 giorni successivi al ricevimento degli atti, esprime il proprio parere vincolante avvisando l’amministrazione competente. Se l’esito è negativo la Soprintendenza lo comunica al richiedente e l’amministrazione competente provvede in conformità entro 20 giorni da quando riceve il parere della Soprintendenza.

Quanto dura l'autorizzazione paesaggistica?

La sua durata è di 5 anni e la sua validità è immediata. Al termine del tempo trascorso occorrerà procedere per ottenere  una nuova autorizzazione paesaggistica.  Va ricordato che il diniego all’autorizzazione è impugnabile con il ricorso al TAR (tribunale amministrativo regionale) o con il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro i termini previsti dalla legge.  In caso di inerzia di una o più amministrazioni partecipi del procedimento la legge prevede misure sostitutive (art. 146, commi 9 e 10).

2) Autorizzazione paesaggistica semplificata

Questa autorizzazione si riferisce agli interventi di lieve entità  da realizzare su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, quando vanno a provare un’alterazione dei luoghi o dell’aspetto esteriore degli edifici.

Quale iter va seguito?

Il richiedente si reca dall’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e presenta l’istanza con la relazione paesaggistica semplificata.  L’istanza deve essere redatta da un tecnico abilitato  (come indicato da  pag 10 a pag 14 del DPCM 12/12/2005). Il tecnico attesta la conformità del progetto alla disciplina urbanistica ed edilizia. Se l’autorizzazione viene rilasciata da un’autorità che risulta non essere competente in materia di edilizia e urbanistica, va ottenuta dal Comune l’attestazione di conformità all’intervento alle prescrizioni edilizie e urbanistiche (o se intervento soggetto alla SCIA, delle asseverazioni previste dal Testo Unico Edilizia,  DPR 380/01).

Solitamente la domanda va presentata per via telematica. Nel caso si voglia fare riferimento allo sportello unico per le attività produttive per autorizzare l’intervento è possibile fare domanda direttamente a tale sportello. L’amministrazione competente al rilascio dell’autorizzazione procede all’esame della richiesta  e della relazione paesaggistica, dopodiché se l’esito è negativo ne dà comunicazione immediata al richiedente. Se invece l’esito è positivo,  procede nell’arco di 30 giorni a inviare la documentazione dovuta alla Soprintendenza, la quale al ricevimento della stessa si pronuncerà con parere vincolante, dando comunicazione nei 25 giorni successivi  alla ricezione degli atti.

Se il parere sarà negativo la Soprintendenza informerà immediatamente il richiedente. Se il parere sarà positivo  la Soprintendenza avviserà l’amministrazione, che poi avrà un tempo di 5 giorni per informare il richiedente e nel caso ne abbia la competenza la stessa amministrazione potrà rilasciare contestualmente anche il titolo edilizio.

Durata dell’autorizzazione?

 Sempre 5 anni con effetto immediato al rilascio e trascorso tale tempo bisognerà procedere ad una nuova autorizzazione.  In caso di inerzia di una o più amministrazioni partecipi del procedimento la legge prevede misure sostitutive (art. 4 del DPR 139/10).

Negli articoli precedenti abbiamo affrontato il tema delle INSEGNE D’ESERCIZIO. 

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Nelle prossime settimane potrete trovare gli argomenti relativi alle pratiche da svolgere anche fuori dal comune di Roma. Seguiteci. 

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